La privilegiata posizione e la sua difendibilità hanno fatto di Cavriana uno dei più antichi insediamenti dell'uomo italico.
Le testimonianze sono state trovate in alcune vallette, dove sono stati recuperati interessanti reperti, come: vasellame e strumenti per la caccia e per la pesca, attribuibili al Neolitico, cioè risalenti a quasi cinquemila anni prima di Cristo. Dopo la presenza di popolazioni galliche, il luogo viene occupato dai Romani. Il nome del paese appare nell'anno 1045, in un diploma di Enrico III Imperatore, dove il possesso della Corte di Cavriana è confermato al Vescovo di Mantova. In un documento di dieci anni dopo la stessa corte è denominata Capriana. Tra il 1000 e il 1200 in parallelo all'inizio della fortificazione del borgo si costruirono, la Pieve e gli oratori di S. Sebastiano e di S. Biagio in Castello. La prima vera e propria fortificazione però fu iniziata dai Riva (XIII Sec.) esuli mantovani, defenestrati dai Bonaccolsi nel 1291, i quali a loro volta, nel 1367 furono cacciati dai Gonzaga che salvo un decennio di dominio della Rep. Veneta (1439-1448) mantennero i possedimenti fino al 1708, quando tutto il Ducato divenne possedimento Austriaco. Cosa visitare Santa Maria della Pieve. Dedicata alla Madonna Immacolata, fu edificata nel XII secolo. Di impostazione romanico lombarda svolse funzioni di parrocchiale fino a metà del secolo XV. Nel XVII secolo, con l'avvento dello stile barocco, fu notevolmente modificata. Nel 1953-55 si cercò di riportare il manufatto alle originarie soluzioni stilistiche. Oltre ad alcuni frammenti di affreschi medioevali, all'interno, nell'abside centrale è presente un bellissimo altorilievo del XIV-XV secolo rappresentante la Madonna della Misericordia. Oratorio di San Sebastiano. Dedicato a San Sebastiano Martire (IV sec.). Fu costruito, come la Pieve e S. Biagio in Castello nel XII° sec., a ridosso e sul lato sud esterno all'antica rocca fortezza di Cavriana. All'interno sono presenti importanti affreschi del XI-XVI sec. Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nova. Edificata nel XVIII° secolo su una precedente del 1400-1500 della quale è rimasto soltanto l'abside. Progettata da Giovanni Maria Borsotti è stilisticamente collocabile nel tardo Barocco Lombardo. All'interno, di particolare pregio, si possono ammirare le tarsie marmoree, gli arredi lignei e un grande e raffinatissimo baldacchino coevo dell'edificio. Un cenno particolare al trittico raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Rocco e Sebastiano; opera molto importante dipinta da Zenone da Verona nel 1512. La Rocca Fortezza. Era un tempo la più ampia fortificazione dello stato mantovano. A testimonianza dell'antico maniero sono rimasti i ruderi della cinta muraria, una delle porte di accesso e una torre di avvistamento e difesa trasformata in campanaria nel XVII secolo. È dimostrato che il complesso fino a metà del XVII secolo era dotato di fortificazioni, con torri, muraglioni merlati e ponte levatoio. Il fortilizio era abitato, con al suo interno un oratorio del XII secolo a servizio della corte. (Fonte Garda Hills)
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