La lavorazione della carta nella valle di Toscolano è documentata a partire dalla fine del '300 e tra '400 e '500 raggiunse ottimi livelli qualitativi tanto da essere uno dei punti privilegiati per il rifornimento delle stamperie veneziane. La lavorazione della carta ha potuto beneficiare delle acque limpide del torrente Toscolano e sono giunti sino a noi i resti che testimoniano questa secolare attività e hanno costituito una delle più importanti aree dell’archeologia industriale italiana. Un ambiente unico e originale che ospita un grande e suggestivo museo all’aperto. "L'Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno†coincide con il territorio dei due antichi comuni di Toscolano e di Maderno, oggi unificati, e ha come fulcro la Valle delle Cartiere. E’ chiaramente identificato e contraddistinto da caratteristiche paesaggistiche, ambientali, socio-economiche, storiche e di identità culturale che con il passare dei secoli ne hanno fatto un microcosmo unico ed irripetibile, un unicum degno di essere preservato e valorizzato.
Nel corso dell’800, ormai terminato il dominio veneto, nella “Valle delle cartiere†si aprì una nuova fase produttiva grazie alla modernizzazione delle numerose fabbriche a quel tempo ancora attive. A partire dal secolo scorso l’attività industriale della produzione della carta si concentrò nel nuovo stabilimento in riva al lago e, dagli anni Trenta, le cartiere attive sul corso del Toscolano ridussero la loro attività fino agli anni Sessanta, quando anche l’ultima fabbrica cessò la produzione.
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