La piccola fortificazione (500 mq circa) situata sul monte Castello di Gaino, sopra Toscolano Maderno, a oltre 800 m di altezza e in posizione difficilmente accessibile, doveva costituire un punto di controllo dei percorsi verso Val Sabbia e Val di Ledro e di avvistamento della riva nord-occidentale del lago, a supporto della rete dei castelli più grandi. Era difeso sul lato nord, poco sotto la cima, da una cinta muraria con contrafforti, mentre gli altri versanti, ripidi e inaccessibili, non necessitavano di difese. All’interno vi era almeno un edificio, che non è stato oggetto di scavo, mentre depositi sulla sommità suggeriscono la presenza di una torre. Il suo riconoscimento si deve ai rilievi delle strutture murarie parzialmente conservate in elevato e agli scavi condotti dall’Università di Padova. Si trattava probabilmente di una fortezza bizantina, con funzione esclusivamente militare, databile ai decenni centrali del VI secolo d.C. come provano i pochi materiali che vi sono stati rinvenuti, ora esposti nel Museo dell’area archeologica delle grotte di Catullo a Sirmione.
B. P.
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