Lo spiedo è un piatto tipico della provincia di Brescia. Nel lessico italiano, il vocabolo spiedo è utilizzato come sinonimo di "schidione", l'utensile in metallo o legno, a forma di asta sottile e appuntita a un’estremità , sul quale si infilzano le carni per la cottura alla fiamma o alla brace. Lo spiedo comprende pezzi di carne di maiale, manzo, pollo e coniglio, uccellini e patate, conditi con abbondante burro fuso, salvia e sale, e messi a cuocere a fuoco lento in appositi forni rotanti. La preparazione degli spiedi è detta spiedatura: si inseriscono foglie di salvia tra ogni presa e all'interno dei pezzi di carne e, vicino agli uccellini, carne grassa per mantenerli morbidi ed evitare che con la cottura la carne diventi troppo asciutta. Lo spiedo deve cuocere molto lentamente, per almeno 4 ore, girandolo continuamente e mantenendolo bagnato e condito da un misto di burro fuso, grasso e sale che viene costantemente recuperato dalla vasca di raccolta, per garantirne contemporaneamente sia la morbidezza sia la cottura. Il piatto è tradizionalmente accompagnato da polenta.