Sul promontorio di san Fermo, sorgeva l’antico castello di Scovolo, distrutto nel 1279. Sulle sue ceneri è stata eretta nel XV secolo la chiesa di San Fermo, dipendente prima dalla Pieve di Manerba e poi dalla parrocchia di Portese, che ne acquisì la giurisdizione nel 1835 a seguito di un lascito testamentario. Il culto di San Fermo – martire bergamasco che fu decapitato per motivi religiosi al di fuori delle mura di Verona ai tempi dell'imperatore romano Massimiano – si diffuse nel veronese attorno al IX secolo, per poi espandersi nel bresciano. La chiesa, accessibile da una strada bianca, è circondata da una vasta radura che, dalla Baia del Vento, si estende fino ai cordoni di roccia che affondano le radici nell’azzurro del lago. Consigliabile la scoperta del paesaggio a passo d’uomo, grazie al percorso ciclabile che collega Portese al porto di San Felice. E’ un’esperienza d’immersione nella Valtenesi com’era, con i prati e gli ulivi a dominare il paesaggio. Per poi chiudere gli occhi sulla panchina del sagrato a custodire l’emozione di tanta bellezza. Anna Dolci
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