Il Vino Santo è il vino bianco dolce prodotto nella cosiddetta Valle dei Laghi, poco a nord del Garda, nel Trentino, tra Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone, Vezzano.
Un vino rarissimo. Lo adoro, assolutamente. Viene ottenuto dalle uve appassite di nosiola, una varietà tipica della zona. I grappoli spargoli, e cioè con gli acini ben distaccati uno dall’altro (una caratteristica importante, perché in tal modo è difficile che si sviluppino muffe nocive) si raccolgono molto tardi e poi vengono distesi nelle soffitte sulle arèle, i graticci di canne. Nel pomeriggio da quelle parti arriva l’òra, il vento che spira nell’Alto Garda (lo conoscono bene gli appassionati di windsurf) e che si incunea poi nella Valle dei Laghi. L’òra entra dalle finestre aperte delle soffitte e asciuga l’uva, concentrando lo zucchero.
L’uva, divenuta dolcissima, viene pigiata poco prima di Pasqua. Un po’ per gli zuccheri, un po’ per questa specie di ritualità pasquale, il Vino Santo in passato era considerato un farmaco e veniva somministrato ai convalescenti.
Angelo Peretti
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